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Come scegliere una bici elettrica

Le bici a pedalata assistita infrangono alcuni dei limiti delle loro controparti tradizionali, ma mantenendone l’essenza, facendo sì che sempre più persone possano godere dei piaceri del ciclismo. In questo articolo vi forniremo le basi per sceglierne una correttamente.

Come scegliere una bici elettrica Immagine: Scott España

Vantaggi delle bici elettriche

Riassumiamo brevemente i vantaggi più importanti che stanno trasformando le bici a pedalata assistita nella scelta di molti ciclisti di qualsiasi disciplina ciclistica.

  • Tu scegli il livello di sforzo, in quanto l’assistenza è regolabile. Questo le rende adatte a qualsiasi tipo di ciclista, dai più esigenti a chi vuole semplicemente divertirsi e cerca il lato più tranquillo e rilassato del ciclismo;
  • Consentono di superare i nostri limiti, a prescindere da quali siano. Per alcuni saranno quelli dati da lesioni, malattie, mancanza di tempo per allenarsi, etc., mentre per altri significa arrivare più in alto, viaggiare più rapidamente o sfruttare di più le discese nei percorsi di montagna.
  • Consentono la condivisione di esperienze tra ciclisti di diverso livello: coppie, genitori e figli, amici con limiti dati da mancanza di tempo o dolori, etc. L’assistenza può appianare le differenze facendo sì che tutti possano godere della pedalata.
  • Possibilità di evitare una sudorazione eccessiva grazie all’assistenza elettrica, il che, per quanto riguarda il ciclismo urbano, le rende specialmente indicate per essere utilizzate con abiti casual e continuare con le proprie attività lavorative o personali, lasciando la doccia per la fine della giornata o per quando torneremo a casa.

Normativa legale sulle bici elettriche

Le bici a pedalata assistita, chiamate Pedelec, sono considerate alla stregua delle bici convenzionali in termini legali, a patto che soddisfino questi requisiti:

  • Non superare la potenza di 250 W
  • Che sia necessario pedalare per fare in modo che il motore ausiliario assista la pedalata.
  • Che l’assistenza sia sospesa una volta superati i 25 km/h

La loro omologazione è regolata dalla norma UNE-EN 15194:2009e, soddisfatta quest’ultima, sono soggette alla stessa normativa delle bici convenzionalisono esenti da targa, assicurazione, patente di guida e imposte sui veicoli a trazione meccanica.

È importante sottolineare che esistono bici elettriche che superano queste limitazionidi velocità e potenza, dotate di un acceleratore per far muovere la bici senza pedalare.Tuttavia, in termini legali, queste ultime vengono considerate ciclomotori, non bici, e necessitano di targa, assicurazione e patente. Non possono circolare nemmeno sulle piste ciclabili, tantomeno nei percorsi forestali dove circolano le Pedelec.sono un’opzione interessante per un uso urbano o come mezzo di trasportonelle vie dove il loro utilizzo è consentito, come alternativa meno inquinante dei veicoli con motore a combustione, ma non possiamo considerarle bici e per questa ragione non verranno analizzate in questo articolo.

Tipi di bici elettriche

Possiamo trovare bici elettriche per qualsiasi disciplina e di qualsiasi categoria, con una vasta gamma di prezzi. La prima cosa da considerare sarà l’uso che ne faremo in modo da scegliere il modello più adattoalle nostre necessità e successivamente analizzeremo caratteristiche e componenti.

Bici da città

Per un uso esclusivamente urbano, vi consigliamo di scegliere una bici specifica e consultare l’articolo su Come scegliere una bici da città.

Scott Sub Cross eRide 10 2020 Immagine: Scott Sub Cross eRide 10 2020

Bici pieghevoli

Se abbiamo problemi di spazio o dobbiamo combinare l’uso della bici con altri mezzi di trasporto, tra le bici da città le bici pieghevoli sono la scelta migliore.

Brompton elettrica M6LE Immagine: Brompton elettrica M6LE

Bici da strada

Per un uso esclusivo in strada, esistono opzioni eccellenti che hanno raggiunto pesi e caratteristiche estetiche eccezionali, impensabili in una bici elettrica fino a poco tempo fa. Potete trovarle nella sezione dedicata alle e-bike da strada di Mammoth.

Specialized Creo SL Comp Carbon 2020 Immagine: Specialized Creo SL Comp Carbon 2020

Bici da Gravel

Se ti stai appassionando o stai mirando a questa fiorente disciplina, sappi che le bici con pedalata assistita non mancano e le grandi marche hanno persino sviluppato modelli specifici che integrano perfettamente il motore e la batteria aumentando notevolmente le loro potenzialità. Potete trovare le migliori opzioni nella sezione dedicata alle bici da Gravel di Mammoth.

Specialized Creo SL Comp Carbon Evo 2020 Immagine: Specialized Creo SL Comp Carbon Evo 2020

Bici da MTB

Sono le più vendute per via della loro versatilità e del fatto che questa è la disciplina dove la pedalata assistita mostra il suo lato più divertente, rendendo più gradevoli le salite e più eccitanti le discese

Esiste una vastissima gamma di modelli che copre qualsiasi necessità, anche se la facilità di pedalata data dall’assistenza elettrica rende i diversi modelli meno restrittivi in termini di utilizzo rispetto alle controparti tradizionali. Con le elettriche, possiamo avere una bici da trail o Enduro, se ci piace il lato oscuro, e usarla in terreni passisti con eccellenti prestazioni, se ne abbiamo bisogno. Vediamo i diversi tipi:

Rigide

Adatte a terreni non molto tecnici e persino per uso urbano o cicloturismo. Di solito montano forcelle da 100 mm e rappresentano un canale d’accesso per molti nuovi appassionati di MTB elettriche.

Scott Aspect eRide 910 Immagine: Scott Aspect eRide 910
Doppia sospensione XC

Come quelle convenzionali, sono le più versatili per la maggior parte degli utenti, con sospensioni comprese tra 100 e 130 mm. Tuttavia, attualmente, sempre più persone optano per modelli con sospensioni più generose e i marchi hanno sviluppato pochi modelli per questa categoria.

Scott Spark eRide 920 Immagine: Scott Spark eRide 920
Doppia sospensione Trail

Sono indiscutibilmentele più vendute nelle fasce medio-alte, probabilmente per la loro versatilità già citata anteriormente. Sono bici con corsa generosa da 130-150 mm che, grazie all’assistenza elettrica, funzionano molto bene. Perché rinunciare alla sicurezza e al divertimento offerti dalla loro geometria e dalle sospensioni?

Specialized Turbo Levo SL Comp 2021 Immagine: Specialized Turbo Levo SL Comp 2021
Doppia sospensione Enduro

Hanno rivoluzionato il concetto di Enduro, rendendo possibili uscite che prima avvenivano con l’ausilio di un rimorchio o d un impianto di risalita. L’essenza delle bici da Enduro ma arrivando più lontano, più in alto o percorrendo più volte lo stesso tragitto. Con corse che arrivano a 180 mm, si distinguono modelli come la Turbo Kenevodi Specialized, riferimento del segmento, la Level RR Super Endurodel marchio spagnolo Mondraker, che si è ritagliato uno spazio indiscusso nel segmento delle MTB elettriche.

Immagine: Specialized Turbo Kenevo Comp | Mondraker Level RR Super Enduro

 

Speriamo che sappiate già qual è la bici elettrica che più vi conviene o che vorreste guidare di più. Ora andiamo ad analizzare i componenti principali, per concludere la configurazione della vostra futura pedelec

Motori delle bici elettriche

Specialized Turbo Kenevo Immagine: Specialized Turbo Kenevo

Facendo una prima distinzione, abbiamo due tipi di motori elettrici, quelli a spazzole, più economici ma anche più pesanti e rumorosi, e quelli senza spazzole, chiamati brushless, più moderni, leggeri e silenziosi, vale a dire quelli montati sulla maggior parte delle bici elettriche di qualità. I marchi più utilizzati, anche se non gli unici, sono BoschShimanoBroser e Yamaha

La potenza nominale

dei motori delle bici elettriche è limitata per legge a 250W ed è praticamente quella di tutti i motori, fatta eccezione per le gamme molto economiche di bici da città, che possono avere una potenza molto bassa. Un altro fattore di cui tenere conto è la coppia massima, vale a dire la forza massima che il motore è in grado di offrire. Si misura in Nm (Newton/metro) e di solito nelle Pedelec oscilla tra 50Nm e 90Nm. Una coppia elevata fa sì che la ripresa della bici sia maggiore, ma influisce sulla velocità massima e il consumo della batteria, per questo conviene cercare un equilibrio tra la coppia, le necessità della bici e l’autonomia desiderata. Le bici destinate ad affrontare dislivelli più forti e cambi di ritmo, come le MTB, hanno di solito le coppie più alte

La posizione del motore

Può essere centrale, anteriore o posteriore. Negli ultimi due, si trova integrato nel mozzo della ruota. L’ubicazione influisce su diversi fattori:

Centrale

Iniziamo da questa posizione, in quanto si tratta della più diffusa ed è anche quella che offre le prestazioni migliori su quasi tutti i tipi di bici. La posizione nel movimento centrale implica alcuni vantaggi: l’integrazione dell’assistenza e la forza generata dal ciclista è più fluida e diretta, e le sensazioni di guida sono molto più simili a quelle delle bici convenzionali, con una maggiore stabilità e sicurezza. Inoltre, consente al sensore di attivazione dell’assistenza di attivarsi con la coppia quindi in modo quasi immediato, rendendo la bici più agile. Consideriamo questa posizione imprescindibile nelle bici da MTB e molto consigliata in quelle da strada o Gravel, lasciando le altre opzioni a bici da città, pieghevoli o miste

Anteriore

Hanno l’inconveniente di imporre un peso maggiore sulla parte anteriore, cioè dove influenza di più il comportamento della bici alla guida. Il loro vantaggio è che rendono indipendente il motore dalla trasmissione e che, in alcuni modelli, consentono di montare una ruota convenzionale con sufficiente facilità, quando non desideriamo usare il motore. Si utilizzano, soprattutto nelle bici pieghevoli, a cui apportano vantaggi interessanti e non alterano particolarmente la guida nelle vie urbane.

Posteriore

Il motore è integrato nel mozzo della ruota posteriore, dove il peso modifica meno il comportamento della bici ed è più stabile e sicuro che in quella posteriore. Entrambe le posizioni hanno l’inconveniente dato dal fatto che il sensore di attivazione dell’assistenza funziona tramite movimento, quindi il motore entra in azione in ritardo. Tuttavia, lasciano libero il telaio, consentendo di ottenere un risultato estetico uguale a quello dei telai convenzionali. Senza arrivare alle prestazioni dei motori centrali, il loro comportamento consente di montarli su bici da città e da strada con risultati soddisfacenti, come per esempio la Orbea Gain.

Orbea Gain M10i 2020 Immagine: Orbea Gain M10i 2020
Il software di gestione

Ha la stessa importanza della qualità e della coppia dei motori e fa la differenza anche tra i modelli che usano gli stessi motori. La gestione e il metodo di fornitura della potenza, la coppia motore, i livelli di assistenza e perfino l’autonomia, dipendono in buona misura dalla gestione informatica ed elettronica; Specialized fece da apripista con lo sviluppo del suo esclusivo software di gestione per motori Brose e dell’App Mission Control, che consente di personalizzare la configurazione delle bici elettriche con squisita precisione, così come di eseguire una diagnostica del sistema o di avere un’assistenza alla navigazione con mappe e registrazione dei percorsi realizzati, in connessione con il nostro smartphone. Questo diede il via ad altri produttori, come Shimano e grandi marchi come Scott, che montano i suoi motori.

Il controllo della navigazione, la configurazione e la selezione dei livelli di assistenza si realizzano tramite display o computer di bordo integrati, o con dispositivi compatibili, come gli smartphones e i GPS. Si tratta di un altro elemento di differenziazione tra bici di qualità e modelli più economici, quindi dovrete dare importanza alla sua qualità e complessità se cercate prestazioni elevate.

Specialized Mission Control App Turbo Levo Immagine: Specialized Mission Control App Turbo Levo

Batterie delle bici elettriche

La capacità della batteria ha la stessa importanza del motore per quanto riguarda le prestazioni finali e l’autonomia delle bici elettriche. Analizziamo brevemente i valori che definiscono questa capacità.

La capacità di carica o energia immagazzinata in una batteria si misura in wattora (Wh) e si ottiene calcolando la quantità di energia fornita in un’ora al circuito elettrico misurata in ampere-ora (Ah) e il voltaggio o tensione misurati in volt (V); Moltiplicando entrambi i valori otteniamo la capacità di carica in Wh che, normalmente, nelle bici elettriche di fascia media e alta oscilla tra 300 e 700 Wh. Vengono offerte anche soluzioni per portare batterie aggiuntive sulle bici, ampliando notevolmente la capacità che può arrivare con facilità fino a 1200/1300 Wh

I range di voltaggio abituali nelle batterie delle bici elettriche sono da 24V a 36V, anche se esistono anche da 48V. Le batterie delle bici di gamma media e alta, soprattutto quelle da MTB, di solito sono da 36V, mentre quelle da 24V sono destinate alle bici da città.

È consigliabile che le batterie siano facilmente estraibili, in modo da caricarle senza la presenza della bici e per poter portare delle batterie di riserva nel caso in cui necessitassimo di una maggiore autonomia. Dobbiamo tenere conto anche del tempo di ricarica, che di solito oscilla tra le 2,5 e le 5 ore , ma può aumentare notevolmente nelle batterie di qualità inferiore. Infine, la vita utile della batteria che si misura in cicli di ricarica. I valori normali nella fascia medio-alta sono tra 700 e 1.000 cicli di carica

Autonomia delle batterie

Tuttavia, ciò che importa maggiormente a tutti riguardo le batterie è la loro autonomia, vale a dire quanti chilometri possiamo percorrere con la nostra bici elettrica.

Esistono formule per calcolare l’autonomia teorica delle batterie in chilometri, ma i fattori che influiscono sono così tanti che non perderemo tempo con lunghe tabelle di scarsa o nessuna utilità.

La durata della batteria dipende dalla sua capacità, dalla sua età e dal suo stato di conservazione, dal peso del ciclista, dal livello di assistenza scelto, dalla durezza del terreno, dallo sviluppo metrico … Troppi parametri per stabilire dei dati standard. Tuttavia, proviamo a fornirvi qualche riferimento da prendere con le dovute riserve per confrontarlo con la vostra esperienza personale

Prendendo come riferimento percorsi vari con dislivelli positivi approssimati di 1.000 metri ogni 50 km, un uso moderato dell’assistenza, e il corretto utilizzo dello sviluppo metrico della bici, ci permettiamo di definire questa autonomia media per le potenze più abituali:

  • 300 Wh 40 km.
  • 400 Wh 50-60 km.
  • 500 Wh 60-70 km
  • 700 Wh 70-80 km.

Tuttavia, in terreni con poco dislivello, un uso moderato dell’assistenza, pesi leggeri scelta corretta degli sviluppi metrici in funzione della pendenza, possiamo estendere notevolmente queste autonomie e superare ampiamente i 100 km, ma anche ridurle, facendo il contrario e abusando degli sviluppi senza cambiare e usando l’assistenza massima con frequenza

Possiamo estendere notevolmente l’autonomia e la vita utile della batteria adottando, sia nella guida che nella conservazione, le misure che potete vedere in questo video del nostro canale YouTube Consigli per l’uso e l’autonomia delle bici a pedalata assistita.  

Per chiudere il capitolo dedicato a motori e batterie, c’è da dire che esistono bici molto economiche che utilizzano batterie da 12V con capacità molto al di sotto dei 300 Wh, ma le loro prestazioni sono così ridotte che difficilmente possono andare oltre dei brevi percorsi urbani. È importante tenerne conto per sapere cosa si compra e non rimanere delusi.

Altri componenti

Per i componenti non elettrici possiamo impiegare gli stessi criteri di selezione usati nelle bici convenzionali, scegliendo le gamme più appropriate in base all’uso che faremo della bici e, inevitabilmente, una maggiore qualità influirà sul costo, che tenderà ad essere in linea con ciò che ci aspettiamo dalla bici

In quelle destinate all’uso in città e da strada, i componenti convenzionali sono quelli più usati, ma per le mountain bike vengono sviluppati componenti specifici per bici elettriche per via delle particolari necessità di guida, peso della bici e fornitura della potenza: tra catene, sospensioni, ruote, freni e trasmissioni, troviamo prodotti speciali che garantiscono durata e qualità di guida. È importante cercare questi componenti soprattutto nelle bici da trail ed Enduro

Raccomandazioni finali

Speriamo che ora vi sia più chiaro cosa dovrete considerare per scegliere una bici elettrica. Vi consigliamo di creare una lista delle vostre preferenze e necessità, fissare un budget approssimativo che volete investire e andare pian piano a restringere le opzioni che troverete rivedendo i capitoli analizzati: tipo di bici in funzione dell’uso (da città, pieghevole, MTB rigida, MTB doppia sospensione), il motore e la capacità della batteria in funzione dell’autonomia necessaria.

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