Le bici elettriche da mountain bike (MTB) sono le più richieste per la loro versatilità e per via del fatto che in questa modalità l’assistenza elettrica mostra il suo lato più divertente. Tuttavia, ne esistono di diversi tipi, e scegliere quello più adeguato alle nostre necessità comporta numerosi vantaggi.
Specialized Turbo Levo
Esiste una vastissima gamma di modelli che copre qualsiasi necessità, anche se la facilità di pedalata data dall’assistenza elettrica rende i diversi modelli meno restrittivi in termini di utilizzo rispetto alle controparti tradizionali. Con i modelli elettrici, possiamo avere una bici da Trail o Enduro e usarla su percorsi da passisti ottenendo buone prestazioni. Tuttavia, non si tratta sempre dell’opzione più adatta. Utilizzare una potente bici da Trail solo per percorsi XC o traversate, per esempio, implica il spreco della batteria e un sacrificio della sua preziosa autonomia, una dei limiti principali delle bici elettriche.
La limitata offerta iniziale delle bici elettriche nel settore del ciclismo MTB era basata sostanzialmente su due tipi di modelli: quelli a doppia sospensione per percorsi lunghi e un design simile alle bici convenzionali da Trail ed Enduro, e le rigide, come unica alternativa per chi cercava una bici leggera per percorsi poco complessi in termini tecnici. Molti utenti puntavano su quelle a doppia sospensione per esclusione, anche se le prestazioni non erano molto soddisfacenti.
Per fortuna, l’offerta si è allargata e al giorno d’oggi possiamo studiare meglio la nostra scelta, selezionando tra i diversi tipi di biciclette MTB elettriche che analizzeremo di seguito.
Prima di analizzarne i diversi tipi, ricordiamo che le bici con assistenza elettrica, chiamate Pedelec, sono considerate alla stregua delle bici convenzionali in termini legali, a patto che soddisfino questi requisiti:
La loro omologazione è regolata dalla norma UNE-EN 15194:2009 e, soddisfatta quest’ultima, sono soggette alla stessa normativa delle bici convenzionali e sono esenti da targa, assicurazione, patente di guida e imposte sui veicoli a trazione meccanica.
È importante sottolineare che esistono bici elettriche che superano questi limiti di velocità e potenza, e che possono avere un acceleratore che consente alle bici di muoversi senza pedalare. Tuttavia, in termini legali, queste ultime vengono considerate ciclomotori, non bici, e necessitano di targa, assicurazione e patente. Non possono circolare nemmeno sulle piste ciclabili, tantomeno nei percorsi forestali dove circolano le pedelec. Troviamo che siano un’opzione interessante per un uso urbano o come mezzo di trasporto nelle vie dove il loro utilizzo non è consentito, come alternativa meno inquinante dei veicoli con motore a combustione, ma non possiamo considerarle come bici e per questa ragione non verranno analizzate in questo articolo.
Le pedelec rigide sono adatte per terreni non molto tecnici e per un utilizzo urbano o cicloturistico. Di solito montano forcelle da 100 mm e rappresentano un canale d’accesso per molti nuovi appassionati di MTB elettriche. Tra i tanti, possiamo citare modelli come la Specialized Turbo Tero, Cannondale Trail Neo, Orbea Keram, Giant Talon E+ e la Megamo Ridon.
Specialized Turbo Tero
Come quelle convenzionali, sono le più versatili per la maggior parte degli utenti, con sospensioni comprese tra 100 e 130 mm. Tuttavia, de momento, sempre più persone optano per modelli con sospensioni più generose e i marchi hanno sviluppato pochi modelli per questa categoria. Tra questi, si distingue il modello BH iLYNX Race.
BH iLinx Race 2022
Sono indiscutibilmente le più vendute nelle fasce medio-alte, probabilmente per la loro versatilità già citata anteriormente. Sono bici con corsa generosa da 130-150 mm che, grazie all’assistenza elettrica, funziona molto bene. Detto questo, molti utenti potrebbero pensare: Perché rinunciare alla sicurezza e al divertimento offerti dalla loro geometria e dalle sospensioni?
Come abbiamo detto inizialmente, questa impostazione implicare lo svantaggio della durata della batteria nei percorsi più lunghi in cui né una corsa del genere né degli pneumatici da Trail o Enduro sono necessari, ma possiamo dire con certezza che l’autonomia di queste bici sta aumentando notevolmente per tre ragioni:
Questa maggiore autonomia rende sempre più semplice utilizzare queste bici in qualsiasi circostanza, facendo aumentare la loro richiesta.
Il modello di riferimento in questa categoria è la Specialized Turbo Levo, già arrivata alla terza generazione.
Specialized Turbo Levo Gen3
Per quanto riguarda altri marchi, modelli come la Cannondale Habit Neo, Bh Atom-X Lynx, Orbea Wild FS, Scott Strike Eride, Giant Trance X Advanced E+ e Santa Cruz Heckler.
Tuttavia, tra queste non possiamo fare a meno di citare un modello che è diventato un vero best seller offrendo soluzioni alternative a tutto il resto: la Orbea Rise, disponibile in due versioni: carbonio e alluminio.
Orbea ha optato per una bici più leggera, riuscendo a ridurre il suo consumo tramite la gestione del motore e tramite il peso minore. Nelle sue versioni in carbonio delle fascia più alta, il suo peso supera appena i 16 kg. Questo le ha permesso di usare un motore leggero con 65 Nm di coppia massima e una batteria da 540Wh, con un peso record di soli 2,7 kg, capace di offrire un’autonomia sufficiente per percorsi lunghi. Tuttavia, offrono anche una batteria aggiuntiva da collocare nel portaborraccia, il Range Extender, che aumenta la sua capacità totale con altri 252 Wh. Così, grazie anche alla loro geometria e al buon rapporto qualità-componenti-prezzo, sono diventate tra le più vendute.
Orbea Rise H10 2022
In più, sempre nella stessa categoria, ma con impostazione innovativa e distinta Turbo Levo SL. Sono equipaggiate con il nuovo motore Specialized SL 1.1, condiviso con la Turbo Creo da strada e Gravel. Si tratta di un motore molto leggero da soli 1,95 kg, ottenuto riducendo la sua capacità a 240 W di potenza nominale e una coppia motore di 35 Nm, rispetto ai 250 W e ai 90 Nm offerti dalla Turbo Levo. Anche il peso della batteria è stato ridotto sacrificandone la capacità. Ha una potenza di 320 Wh ma, con il peso della bici e l’efficienza del motore, ci offre un’autonomia massima di 60 km, con un utilizzo medio della potenza. In più, include la compatibilità con il Range Extender, una batteria aggiuntiva da 160 Wh e un chilo di peso, montata nel portaborraccia. Può aumentare l’autonomia del 50%.
La Turbo Levo SL è una buona opzione per chi cerca un aiuto, ma vuole mantenere quasi intatte le sensazioni di una bici da Trail eccellente, come la Stumpjumper. Non è adatta per chi si aspetta le prestazioni della Turbo Levo, con un motore con coppia massima da 90 Nm, né per chi cerca una bici leggera da XC elettrica che batta i record di peso. Potete vedere un test approfondito del modello 2021 in questo video.
Hanno rivoluzionato il concetto di Enduro, rendendo possibile uscite che prima avvenivano con l’ausilio di un rimorchio o d un impianto di risalita. L’essenza delle bici da Enduro ma arrivando più lontano, più in alto o percorrendo più volte lo stesso tragitto. Con corse fino a 180 mm, si distinguono modelli come la Turbo Kenevo di Specialized, riferimento del segmento, la Cannondale Moterra, Bh Xtep, Giant Reign E+ e la Scott Ransom Eride tra altre.
Specialized Turbo Kenevo
Vi consigliamo di riflette brevemente sull’uso che andrete a fare della bici e sui modelli che possono rispondere meglio alle vostre necessità reali. Una scelta sbagliata può essere corretta con l’aiuto offerto dal motore, ma il suo utilizzo non sarà ottimale.
Nei negozi Mammoth e su mammothbikes.com siamo specializzati in tutto questo e troverete la più ampia gamma di bici elettriche sul mercato. I nostri marchi di bici elettriche MTB sono: Specialized, Cannodale, Orbea, BH, Giant, Megamo, Scott, Lapierre. Ghost, Mondraker, Santa cruz, Bergamont, Corratec, Cube e Liv.
Siamo sicuri che troverete la bici adatta!
Potete trovare altre informazioni nei nostri articoli e nei video correlati:
Articoli meno recenti
Lascia il tuo commento
Il tuo è il primo commento per questo articolo.