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Come prepararsi per il Cammino di Santiago in bici

Il Cammino di Santiago è diventato uno dei percorsi da cicloturismo più desiderati dai ciclisti di tutto il mondo e vogliamo raccontarvi tutto ciò che serve sapere per prepararsi e godersi questa grande traversata.

Camino de Santiago en bici

Scegli il tuo cammino

Le varianti del Cammino di Santiago sono tante e partono tutte da diversi punti cardinali della penisola iberica: il Cammino Francese, quello del Nord, il Primitivo, la Via Delapidata, quello della Catalogna, di Levante, di Madrid, di Uclés, il Cammino Portoghese, quello della Lana e tanti altri, arrivando persino all’arcipelago delle Canarie.

Il cammino classico e il più transitato dai pellegrini provenienti da centinaia di paesi del mondo è attualmente il Cammino Francese, che ha inizio nel paese di Saint Jean Pied de Port ed entra in Spagna attraverso i Pirenei fino a Roncisvalle, da dove partono molti pellegrini per evitare il difficile percorso dei Pirenei e semplificare la logistica. Si tratta dell’opzione più gettonata e consigliata per intraprendere il primo Cammino per via della segnaletica eccellente e della grande quantità di alberghi e servizi di qualsiasi tipo che si possono trovare praticamente tutto l’anno. Inoltre, delle buone opzioni per i ciclisti che affrontano per la prima volta una grande traversata sono il Cammino Portoghese della Costa, da Lisbona, e la Vía de la Plata (in italiano, Via Delapidata), da Siviglia, che si uniscono a quello francese ad Astorga. La vicinanza rispetto al vostro luogo di residenza può essere anch’essa decisiva per scegliere il Cammino da intraprendere.

Vi consigliamo il sito web della Federación Española de Amigos del Camino de Santiago (Federazione spagnola degli amici del cammino di Santiago), dove potrete consultare un eccellente resoconto storico dei Cammini di Santiago e una raccolta esclusiva di tutti quelli registrati e segnalati. Inoltre, troverete le descrizioni e le mappe dei più importanti che partono dalla Spagna su El Camino con Correos.

Elige tu camino

Quando iniziare il Cammino di Santiago

Il Cammino può essere percorso in qualsiasi periodo dell’anno, ma in alcuni risulta più semplice e gradevole da compiere in bici.

  • Maggio e settembre sono i mesi che ci offrono le temperature più miti con un rischio di precipitazioni basso.

  • A luglio e agosto, il calore intenso farà da protagonista, soprattutto nei tratti castellani, ma, a prescindere da questo, si tratta dei mesi con la maggior affluenza di pellegrini, in quanto tradizionalmente si concentrano durante le vacanze estive. Questo accade in particolare nel Cammino Francese che tende a massificarsi particolarmente in questi mesi da diversi anni. Tale situazione influisce specialmente sui ciclisti, in quanto dovranno fare più attenzione durante la guida e possono avere difficoltà a trovare posto negli alberghi, dove chi cammina ha la priorità. Nonostante ciò, di solito non si hanno problemi a trovare un posto dove stare in alberghi pubblici o privati.

  • Aprile e ottobre sono dei buoni mesi in termini di temperature, ma aumenta il rischio di pioggia e persino neve ad alta quota, il che può creare molto fango in alcuni tratti, obbligando i ciclisti a lasciare i sentieri e cercare delle vie alternative.

  • Il periodo da novembre a marzo è consigliato solo per i ciclisti più esperti e abituati a gestire le intemperie invernali, in quanto le condizioni si fanno abbastanza più difficili e fa buio molto presto. Il fango, la pioggia e la neve affliggono in più larga misura i ciclisti che i pellegrini a piedi.

La scelta del periodo dipenderà da diversi fattori, in più ci sono ciclisti che non possono permettersi di sceglierlo. Il nostro consiglio è, una volta scelta la data, o imposta dalle circostanze, attuiate una buona pianificazione. Trovate informazioni sulle condizioni meteorologiche che potreste incontrare e le infrastrutture che saranno aperte in quel dato periodo, se avete intenzione di partire fuori dai mesi centrali. Pianificando bene il viaggio e scegliendo l’ attrezzatura adeguata, siamo sicuri che potrete godervi l’esperienza in qualsiasi periodo dell’anno. Ogni periodo ha i suoi lati positivi e negativi. In ogni caso, vivrete un’esperienza indimenticabile, sia nella solitudine invernale che nell’ambiente affollato, cosmopolita e internazionale dell’estate.

Preparazione, pianificazione delle tappe e logistica

Una volta scelto il Cammino e le date per la nostra avventura, dovrete lavorare in anticipo sulla preparazione e la pianificazione.

  • Preparazione fisica. Non è necessario essere un ciclista esperto per percorrere il Cammino di Santiago, ma dobbiamo perlomeno preoccuparci delle nostre gambe e del nostro didietro per goderci al meglio il viaggio. Diversamente, senza una condizione fisica adeguata e precedenti ore in sella, il percorso potrebbe tramutarsi in un autentico supplizio. Non è difficile trovare dei piani di allenamento su libri, riviste e siti web del settore.
    Inoltre, è necessario che facciate pratica guidando la bici con l’attrezzatura e il peso reale che andrete a portare, in quanto aumenterete il peso complessivo di circa 10-12 kg, e la guida con borse e bisacce distribuite sulla bici cambia in modo importante il comportamento della stessa.

  • Calcolo del numero di tappe. Se c’è una cosa che vogliamo assolutamente sottolineare è di non prendere il Cammino come una corsa, altrimenti vi perdereste buona parte della sua essenza. Se avete a disposizione abbastanza tempo, calcolate il numero di tappe in modo che vi dia il tempo di godere delle bellezze naturali, dell’arte, della gastronomia e delle persone del luogo. Per esempio, il Cammino Francese, con 785 km da Sant Jean Pied de Port, viene solitamente diviso in 12 e 14 tappe. Questo implica una media giornaliera compresa rispettivamente tra i 65 e i 60 km, anche se le tappe variano da 50 a 90 km, in base al dislivello accumulato. Vi consigliamo di essere prudenti. Per i Cammini più importanti e frequentati, soprattutto per quello francese, troverete una miriade di guide con potenziali tappe, la descrizione delle stesse e informazioni sugli alloggi e i punti di interesse. Nella sezione “Cosa portare al Cammino di Santiago” vi faremo alcune proposte interessanti.

  • La credenziale del pellegrino È il documento che certifica la vostra condizione di pellegrini per utilizzare gli alberghi pubblici e serve per ottenere la Compostela, nel caso in cui abbiate i requisiti: percorrere almeno 100 km a piedi, oppure 200 km in bici o a cavallo. Contiene le informazioni di identità, le mappe del Cammino e alcune caselle da riempire durante il percorso. La credenziale si consegna tramite la Chiesa, l’Associazione degli Amici del Cammino di Santiago, le Confraternite, o altre istituzioni autorizzate dalla Cattedrale di Santagio. Si può ottenere anche in alcuni alberghi del Cammino, richiedendola all’inizio dello stesso. Tuttavia, l’ideale sarebbe richiederla in anticipo. Vi rimandiamo nuovamente al sito web della Federazione Spagnola degli Amici del Cammino di Santiago, dove troverete diverse informazioni su questi aspetti.

Credencial del peregrino
  • Logistica. Una volta stabilito il percorso e il numero di tappe, si dovrà pianificarle determinando i punti di partenza e arrivo di ciascuna di esse e scegliendo il luogo di pernottamento. È possibile alloggiare in alberghi pubblici, più economici, ma nei periodi più affollati possono esserci problemi di sovraffollamento, e, in tali situazioni, i pellegrini a piedi hanno la precedenza. In queste circostanze, può risultare interessante optare per alberghi e ostelli privati, un po' più costosi ma in grado di offrire una maggiore privacy, servizi migliori e la possibilità di prenotare in anticipo.

    Un’altra questione da risolvere è il trasporto della bicicletta dal punto di partenza al rientro a casa. Non è sempre facile spostarla tramite i mezzi pubblici e dobbiamo informarci previamente delle condizioni. Un’opzione interessante può essere utilizzare un servizio di spedizione che la porti al punto di partenza e successivamente da Santiago a casa nostra. Correos offre un pacchetto di servizi completo per il Cammino di Santiago che include il cosiddetto Paq Bici, che ci consente di risolvere facilmente il problema del trasporto.

    Tuttavia, con l’incredibile popolarità guadagnata dal cammino dalla metà del XX secolo, sono nate numerose imprese locali e nazionali che offrono il trasporto dello zaino o dell’attrezzatura dal punto di partenza di ogni tappa sino al finale della stessa.

    Per alcuni, queste comodità implicano che si rinunci a una parte dello spirito del Cammino, ma è inevitabile che i progressi del nostro tempo cambino anche il modo di affrontare il Cammino 12 secoli dopo la sua nascita. Inoltre, il concetto di Cammino di Santiago si è già allontanato dai motivi puramente religiosi e ci sono motivi di tutti i generi per intraprenderlo. Questi servizi ci consentono di affrontare il percorso senza borsoni e bisacce, avendo una libertà maggiore di trasporto dell’attrezzatura, più autonomia per le tappe, il che implica più tempo e altri vantaggi. Esistono tanti Cammini quanti sono i pellegrini, ed ognuno è libero di scegliere la sua avventura personale.

    In più, chi non vuole preoccuparsi di nulla, eccetto che di pedalare e godersi il percorso, può rivolgersi alle diverse aziende che offrono pacchetti completi per il Cammino di Santiago anche su misura, con alloggio, trasporto dell’attrezzatura, veicolo di supporto, assistenza meccanica, etc. Per molti sarà l’unico modo per realizzare il Cammino, vuoi per mancanza di tempo o di voglia di pianificare in anticipo il viaggio, così come un modo per farlo in gruppo, quando nel tuo ambiente non trovi persone disposte a condividere l’avventura con te.

Qual è la bici migliore per il Cammino di Santiago

Se desideriamo intraprendere il Cammino seguendo per la maggior parte il suo percorso originale, senza dubbio è consigliato farlo con una mountain bike, in quanto sono i modelli più versatili. Inoltre, se desideriamo caricare borse e/o bikepaking, una bici rigida con sospensione anteriore sarebbe la nostra scelta ideale. Nonostante questo, esistono sistemi per adattare portapacchi, bisacce e borse laterali a una bici con doppia sospensione, quindi non è necessario cambiare bici se ne possedete solo una di questo genere o la preferite. Su Mammoth troverai la più grande selezione di articoli e assistenza professionale per scegliere la bici più adeguata.

Qual è la bici migliore per il Cammino di Santiago

Il cammino si può affrontare con bici ibride o da gravel, ma nei tratti più tecnici o accidentati dovremmo abbandonare il tracciato originale. Inoltre, si possono cercare delle alternative per percorrere tutto il Cammino con bici da strada, ma questo implica rinunciare all’esperienza autentica del cammino e al contatto con il resto dei pellegrini.

Le bici elettriche possono essere un’opzione che amplia il numero di persone che possono affrontare il Cammino di Santiago in bicicletta, oltre che per bilanciare la differenza di forma fisica all’interno di famiglie o gruppi di amici che desiderano condividere il percorso. L’unica preoccupazione dovrà essere quella di garantire l’approvvigionamento elettrico in tutti i punti di pernottamento e di sfruttare adeguatamente l’autonomia della batteria, potete trovare diversi consigli in questo video:

A prescindere dalla bici che andremo a scegliere, l’elemento più importante per un cicloturista è il sellino. Per aiutarvi in questo aspetto delicato, abbiamo una serie di video in cui offriamo Consigli per scegliere e regolare correttamente il sellino della bicicletta. Seguite le indicazioni e provatelo molto prima di partire per il Cammino, in modo da avere la certezza che possiate sopportarlo per diverse ore e giornate consecutive.

Come trasportare l’attrezzatura: borse laterali e bikepacking

Immagine: Cicloturismo in Spagna

L’accessorio imprescindibile per i cicloturisti e uno degli elementi distintivi di questa variante ciclistica sono le borse laterali. Fatta eccezione per i casi in cui si ricorre a servizi di trasporto per l’attrezzatura come descritto nella sezione Logistica, si tratta della soluzione migliore per trasportare con la nostra bici tutto il necessario per il Cammino di Santiago e qualsiasi altra avventura ciclistica. Le moderne borse da bikepacking possono essere un’aggiunta alle borse laterali, così come un sistema di trasporto unico per chi riesce a ridurre al minimo l’attrezzatura da trasportare. Sia per le une che per le altre, conviene che siano a tenuta stagna o che abbiano un rivestimento impermeabile per mantenere il loro contenuto asciutto in caso di pioggia. Sul nostro canale YouTube troverete due tutorial con tutte le informazioni necessarie per scegliere il portapacchi e le borse laterali più adatte e uno per allestire un sistema completo di bikepacking:

Con un buon sistema di borse e borse laterali, non sarà necessario portare il perso sulle nostre spalle, fatta eccezione per le situazioni, soprattutto in estate, in cui si vuole portare dell’acqua fresca con uno zaino per l’idratazione. Utilizzando unicamente borse da bikepacking, possiamo completarle con uno zaino, anche se consigliamo di caricare quest’ultimo il meno possibile per evitare fastidi alla schiena.

Cosa portare per il Cammino di Santiago

Infine, arriviamo alla domanda più ripetuta da chi deve intraprendere il Cammino di Santiago per la prima volta: cosa deve includere l’attrezzatura?
Di seguito vi forniamo alcuni consigli per affrontare il cammino con i vostri mezzi e senza aiuti esterni. Il primo consiglio è di ridurre l’attrezzatura al minimo indispensabile, in quanto andremo avanti per diverse ore e chilometri, con salite particolarmente più toste in cui potremmo finire per dover spingere la bici. Tenete a mente che, soprattutto nel Cammino Francese, i percorsi passano per diverse località dove troverete qualsiasi tipo di negozio, ristorante e perfino negozi di bici.
L’elenco che vi forniamo vi servirà per orientarvi e come promemoria per non includere cose che non vi serviranno o tralasciare elementi indispensabili.

Documentazione

Assicuratevi di portare tutti i documenti necessari, da tenere in un luogo facilmente accessibile e impermeabile:

  • Documento di identità
  • Tessera sanitaria o assicurazione medica
  • Carta di credito o denaro in contanti
  • Credenziale del Pellegrino, se desiderate ottenere la Compostela e usare gli alberghi pubblici.

Abbigliamento e accessori da ciclismo

Andare in bici ci obbliga a portare con noi capi d’abbigliamento e accessori specifici come:

  • Casco, guanti, occhiali e scarpe per pedali automatici, se li utilizziamo
  • Pantaloncini e salopette(2). È importante che abbiano un fondello di buona qualità. In estate saranno sufficienti dei pantaloni o una salopette corti, mentre per le mezze stagioni dovremmo aggiungere dei gambali per le prime ore o i primi giorni di freddo. In inverno, vi consigliamo dei pantaloni lunghi, anche se per chi non soffre particolarmente il freddo possono andare bene dei pantaloni corti o salopette con i gambali. Per sceglierli, vi consigliamo di dare un’occhiata a questo articolo su Come scegliere dei pantaloncini o delle salopette da ciclismo.
  • Maglia a manica corta (2). In estate sarà l’unico capo che vi occorre, con l’aggiunta di manicotti, per le ore più fresche e, in primavera e autunno, possiamo usarli come primo strato. In inverno possiamo sostituire la maglia con una maglietta termica, in quanto difficilmente potremmo stare solo con la maglia a maniche corte.
  • Giacca a maniche lunghe Imprescindibile per le basse temperature in qualsiasi periodo dell’anno, in particolare nei sentieri del nord.
  • Giacche antivento per aggiungere uno strato leggero che ci protegga nelle prime ore del mattino, nelle zone ombreggianti, lunghe discese, fermate, etc..
  • Impermeabile, preferibilmente con membrane tipo Gore Tex, che proteggano dalla pioggia ma siano traspiranti.
  • Stivaletti in neoprene o di altro materiale impermeabile per proteggere i piedi dalla pioggia. Molto consigliati, a parte nei mesi più caldi come luglio e agosto.
  • Calzini specifici, in base al periodo. In estate, conviene che siano leggeri e molto traspiranti, preferibilmente Coolmax. In altri periodi, dovremmo cercare tessuti con protezione termica. Gli stessi possono servire per camminare in città e sarà sufficiente portarne 3 paia.
  • Uno scaldacollo, tipo Buff, ci servirà sia in bici che nelle passeggiate a piedi.

Abbigliamento da città

Una volta smesso di pedalare, risulta comodo disporre di capi d’abbigliamento per passeggiare nei luoghi di pernottamento e per stare comodi nei nostri alloggi. Questi sono i nostri consigli:

  • Pantalone corto e lungo, anche uno trasformabile tipo da trekking così possiamo soddisfare entrambe le esigenze con un solo capo.
  • Magliette a maniche corte (2)
  • Magliette a maniche lunghe (1)
  • Biancheria intima (2). Le calze possono essere le stesse usate in bici.
  • Felpa in pile. In combinazione con una giacca antivento e l’impermeabile, avremo un sistema a strati molto leggero ed efficace per affrontare qualsiasi situazione.
  • Scarpe sportive o sandali in piena estate.
  • Infradito per la doccia e per muoversi la notte nel nostro alloggio.
  • Pantaloni corti molto leggeri, per dormire
  • Costume da bagno, se siamo nel periodo adatto.

Per dormire

  • Sacco a pelo leggero
  • Sacco-lenzuolo che può servirci come rivestimento interno per il sacco a pelo quando fa freddo, oppure da utilizzare con lenzuola e coperte dell’albergo per evitare il contatto diretto, oppure per usarlo da solo se fa caldo. Si tratta di un accessorio molto versatile e poco pesante.
  • Stuoia/materassino, utile nei periodi più affollati oppure nei cammini con meno infrastrutture rispetto a quelli tradizionali, in cui potremmo dover dormire a terra.

Igiene e cura personale

  • Asciugamano, preferibilmente in microfibra, in quanto più leggero.
  • Astuccio da toilette con l’indispensabile in contenitori piccoli: bagnoschiuma, shampoo, deodorante, spazzolino da denti, dentifricio e ciò che serve per radersi per chi ne ha bisogno.
  • Kit di pronto soccorso con guanti in lattice, forbici, cerotti, bende, gomma per laccio emostatico, disinfettante, fialette monodose di soluzione fisiologica, punti di sutura adesivi, antinfiammatori e analgesici. Possiamo preparare un kit su misura, oppure acquistarne uno già pronto con tutti questi elementi. Inoltre, conviene imparare le nozioni di base di primo soccorso per sapere utilizzare ogni strumento.
  • Tappi per le orecchie, per sopportare al meglio russamenti e altri rumori notturni.
  • Protezione solare, per evitare danni alla pelle dati dall’esposizione eccessiva.
  • Vaselina o crema lubrificante per il sedere, dato che pedaleremo molte ore per diversi giorni consecutivi. Conviene provarle prima ed essere sistematici nell’utilizzo, anche se non le abbiamo mai usate prima, in quanto piaghe e irritazioni possono rovinare la nostra avventura. Per nostra esperienza, le creme apposite come quelle di Assos, Endura e altri marchi, proteggono meglio rispetto alla vasellina pura, in quanto aggiungono sostanze antibatteriche e rigeneranti.

Altri accessori

  • Telefono cellulare e caricatore
  • Auricolari, indispensabili per ascoltare musica e guardare video, nel caso in cui stessimo in albergo, per non disturbare gli altri ospiti.
  • GPS o contachilometri
  • Luce frontale, per spostarsi di notte in albergo o anche lungo il percorso nel caso in cui continuassimo, per qualsiasi ragione, a circolare di notte.
  • Coltellino multiuso.
  • Cavo elastico, che ci servirà per fissare i bagagli alla bici e appendere i vestiti, con qualche pinza.
  • Borsa o marsupio che ci permetta di portare i documenti e gli oggetti di valore sempre addosso quando lasciamo la bici, anche mentre dormiamo, per evitare sorprese.
  • Spina multipla, per caricare tutti i nostri dispositivi con una sola presa.

Per la bici

Dovremo portare con noi alcuni accessori consigliati e, in certi casi, alcuni obbligatori, così come i ricambi indispensabili per far fronte alle avarie più frequenti da risolvere durante il percorso.

  • Set di attrezzi di base per la nostra bici, come chiavi esagonali, cacciaviti, chiavi torx e smagliacatena che possiamo trovare all’interno di un solo attrezzo multiuso. Vi consigliamo di guardare questo video in cui spieghiamo come scegliere l’attrezzo multiuso più adatto.
  • Mini pompa per gonfiare, per la cui scelta potete seguire i consigli di quest’altro video del nostro canale.
  • Kit per riparare le forature di camere d’aria o pneumatici tubeless, se utilizzate questo sistema, cosa che consigliamo vivamente.
  • Camera d’aria di ricambio da portare sempre, anche quando utilizziamo un sistema tubeless.
  • Pin e sganci rapidi per riparare la catena
  • Forcellini di ricambio specifici per il nostro telaio.
  • Pastiglie freno. Almeno un set, in quanto possono consumarsi rapidamente in una tappa con molto fango.
  • Cavo del cambio
  • Un raggio di ciascun tipo, se ne abbiamo di misure diverse, e la chiave corrispondente per poterli montare.
  • Lubrificante in un contenitore piccolo e uno straccio per pulire la catena.
  • Fascette e nastro isolante, che possono aiutarci in diversi momenti difficili .
  • Catena antifurto per proteggere la bici, nel caso in cui dovessimo lasciarla sola per accedere a locali chiusi.
  • Catadiottro e luce posteriore, per le sezioni su strada e per circolare durante la notte o all’interno di gallerie, in quando obbligatori in entrambi i casi.
  • Clacson, un elemento sempre obbligatorio per legge, ma ancora più utile nel Cammino per avvisare della nostra presenza il resto dei pellegrini ed evitare incidenti.

È fondamentale portare una bici revisionata e con tutti i componenti principali in perfetto stato. Tuttavia, per sicurezza, conviene anche imparare a utilizzare tutti gli strumenti che consigliamo e sapere come effettuare le riparazioni di base come riparare una foratura, cambiare il forcellino, cambiare un cavo, cambiare le pastiglie o regolare il cambio. Tutto questo potrete impararlo sul nostro canale Youtube Mundo Mammoth, consultabile online anche su smartphone mentre siete sul cammino, nel caso in cui abbiate bisogno di rinfrescarvi la memoria.

Inoltre, nei negozi Mammoth e su Mammoth online, troverete tutti gli articoli che vi abbiamo appena consigliato per la vostra bici.

Mappe e guide del Cammino

Esistono mappe e guide eccellenti, sia in formato cartaceo che su app per smartphone, soprattutto per i Cammini tradizionali. Consigliamo di portare una guida per avere informazioni sulle infrastrutture disponibili (bar, ristoranti, negozi, officine, etc.) e dei punti di interesse paesaggistici, architettonici e storici che troverete nel Cammino.

Vi saranno utili per pianificare le tappe, nel caso in cui quelle previste non siano realizzabili e, inoltre, per risolvere dubbi derivanti dalla segnaletica. Per svariate ragioni, potremmo trovare tracciati alternativi, deviazioni forzate per canalizzare il traffico verso un particolare paese o struttura di accoglienza, etc.

Tra le guide cartacee, consigliamo quella di Bici:map e quelle pubblicate dalle case editrici Desnivel e El Senderista, anche se c’è comunque una grande offerta anche da altri editori.

In formato digitale, troverete numerose app come Camino Guide, miCamino o Camino Tools. Tuttavia, vi consigliamo di portare sempre con voi almeno una guida o una mappa di base in carta, nel caso in cui quella elettronica non sia disponibile. Inoltre, vi saranno utili le applicazioni per le previsioni del tempo, come quella di AEMET.

Un altro grande aiuto per rendere più semplice il nostro cammino sarà approfittare delle esperienze condivise da altri ciclisti sui social e i tracciati dei cammini che vengono caricati su piattaforme come Wikiloc, Strava, Garmin Conect e tante altre. Questi tracciati ci serviranno per caricarli e seguirli su dispositivi GPS e su app per smartphone. Conviene sempre prestare attenzione alle loro date e leggere i commenti, sia dell’autore che degli altri utenti, se presenti.

Consigli finali per il tuo primo Cammino di Santiago

Se deciderete di alloggiare in alberghi pubblici, dovrete considerare l’orario degli stessi e rispettarlo: di solito chiudono alle 22:00 e i pellegrini, soprattutto quelli che vanno a piedi, si alzano molto presto, in modo da evitare le ore centrali del giorno e sfruttare meglio il tempo una volta arrivati alla tappa successiva. Se non volete adattarvi a questi orari o desiderate andare a letto più tardi, dovrete cercare un alloggio privato.

Nel Cammino, i ciclisti rappresentano ancora una percentuale piccola dei pellegrini e il percorso è sempre condiviso con migliaia di persone a piedi che hanno sempre la priorità. Dobbiamo prendere le dovute precauzioni per garantire la vostra e la loro sicurezza. Quando avanziamo in luoghi poco spaziosi, è sempre meglio avvisare tramite il clacson o verbalmente e, in ogni caso, la cosa più fondamentale è sempre la stessa per ogni strada condivisa: RISPETTO RECIPROCO.

In bici, è meglio percorrere il cammino in compagnia rispetto che da soli, in quanto, a parte il goderselo di più, è sempre più facile affrontare i problemi che possono sorgere, condividere strumenti e pezzi di ricambio o fare a turno per controllare le bici quando si entra in locali chiusi o per visitare edifici interessanti.

Come per le tappe e le tempistiche, dobbiamo pianificare correttamente l’alimentazione, l’idratazione e il recupero, per affrontare nelle migliori condizioni possibili le lunghe giornate che ci aspettano. Incontrate numerosi consigli in questa sezione del nostro canale YouTube.

Infine, il consiglio principale, già citato nella sezione dedicata alla pianificazione delle tappe, è di non prendere il cammino come una gara, ma come un'esperienza di vita. A prescindere dal motivo per cui lo farete, la cosa più importante di questa esperienza è il viaggio vero e proprio, il Cammino stesso, ed esistono tanti cammini quanti sono i pellegrini: un’avventura, una sfida a livello fisico, un viaggio interiore, un sentimento religioso o semplicemente una scusa per condividere con amici e familiari un’esperienza unica su uno dei percorsi di pellegrinaggio più importanti del mondo.

BUON CAMMINO!

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