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Come scegliere delle luci da ciclismo

Le nuove tecnologie LED e l’evoluzione delle batterie ha rivoluzionato il ciclismo notturno, donandoci una maggiore visibilità e sicurezza anche di giorno. In questo articolo, vi forniremo delle linee guida per scegliere le migliori luci da ciclismo per ogni situazione.

Come scegliere delle luci da ciclismo

Luci per vedere o farsi vedere

La prima domanda che dovremmo porci per scegliere le luci della nostra bici è se le useremo solo per farci vedere, vale a dire di giorno o di notte in luoghi dotati di una buona illuminazione, o per produrre la nostra illuminazione in percorsi dove la luce scarseggia.

Se desideriamo solo farci notare in strade urbane illuminate, delle luci economiche, in combinazione con altri elementi di visibilità ugualmente importanti, saranno sufficienti.

Se desideriamo percorrere strade extraurbane o percorsi notturni in campagna o in montagna, oltre ad ottenere la massima visibilità possibile, dobbiamo attrezzarci con una fonte luminosa sufficientemente potente per guidare in modo sicuro e con un’autonomia adeguata al tempo stimato della nostra uscita.

Luci a parte, alla fine dell’articolo e in questo video sulla visibilità in bici, potrete consultare un’analisi di tutti gli elementi che dovremmo usare per renderci visibili e soddisfare i requisiti legali.

Potenza: il lumen

Il lumen (lm) è l’unità del sistema internazionale che misura il flusso luminoso emesso da una fonte di luce, ed è quella utilizzata da quasi tutti i produttori di fari e torce per esprimere la capacità dei loro dispositivi. Ci offre un’approssimazione utile per scegliere le nostre luci, ma bisogna tenere conto di altri fattori che influenzano il risultato finale e di alcune considerazioni.

La prima è che, purtroppo, i produttori non utilizzano un unico sistema standard per calcolare i lumen delle luci per bicicletta, quindi non sempre possiamo confrontare questi valori senza altri riferimenti. Infatti, possiamo ritrovarci in situazioni in cui una luce con 1.000 lumen dichiarati offre un’illuminazione maggiore di altre con una potenza dichiarata maggiore. Tuttavia, non possiamo generalizzare, di solito i marchi di maggior prestigio sono più scrupolosi ed esigenti al momento di misurare e comunicare la capacità delle proprie luci.

Inoltre, la qualità e la funzionalità di una lampadina sono notevolmente influenzate dall’angolo di uscita della fonte luminosa e dalla portata, fattori per cui incide in modo notevole il proiettore, o riflettore che circonda la lente e il numero di led.

Le lampadine alogene, sono praticamente sparite dai dispositivi di illuminazione, rese obsolete dalla tecnologia led che riduce drasticamente il consumo per ottenere la stessa luminosità. Di conseguenza, scartiamo questi dispositivi alogeni che, al giorno d’oggi, troviamo solo in prodotti molto economici.

Come scegliere delle luci da ciclismo

Batterie e autonomia

Le pile e le batterie delle luci da ciclismo sono importanti quanto i fari stessi, in quanto sono quelle che ci forniscono l’autonomia necessaria per la nostra mobilità in bici, molto migliorata con l’uso dei led a consumo molto basso.

Nelle luci anteriori e posteriori meno potenti, fatte per fornire visibilità in buone condizioni, di solito si utilizzano pile convenzionali o a bottone, per quelle più minimaliste, o pile interne ricaricabili tramite porta USB. Dato che i requisiti energetici sono ridotti, queste sono sufficienti e consentono di ottenere dimensioni contenute con buone autonomie.

Nei fari anteriori, si utilizzano principalmente batterie ricaricabili agli ioni di litio (Li-Ion) o litio-polimero (Li-Po), che risultano più efficienti. In base al modello, possiamo trovarle di tipo interno, incorporate nel faro, o esterne collegate tramite cavi. Vedremo i loro pro e contro quando analizzeremo i tipi di faro.

La capacità delle batterie è misurata in milliampere-ora (mAh) e definisce l’energia immagazzinabile. Le batterie al litio più utilizzate sono le 18650 con capacità compresa tra 1.500 e 3.350 mAh utilizzate in pacchetti da 1 o 2 unità, quando integrate nel faro, e da 4 a 6 unità quando si usano esternamente. Si caricano con caricatori standard e, a titolo di curiosità, sono le stesse utilizzate dalle famose auto elettriche Tesla.

Esistono anche fari alimentati tramite dinamo che generanno energia attraverso la rotazione delle ruote, sia con il sistema classico ad attrito, che con dispositivi installati nei cuscinetti che ottengono energia elettromagnetica dalla rotazione della ruota senza attrito. Tuttavia, il loro uso è molto ridotto e limitato quasi esclusivamente alle bici da città, e dedicheremo loro un articolo a parte sul ciclismo urbano.

Come scegliere le luci da ciclismo

Tipi di fari anteriori per biciclette

Una volta visti gli elementi e le caratteristiche più importanti, analizziamo i tipi di fari anteriori per biciclette e le le potenze in lumen consigliate in base al loro utilizzo.

Scartati i fari con lampadine alogene, quasi in disuso, concentriamoci sulla tecnologia led: le caratteristiche che definiscono questo tipo di elementi sono il sistema di fissaggio e la posizione delle batterie. La maggior parte si fissa sul manubrio e molti possono essere fissati anche sul casco. Tuttavia, l’integrazione delle batterie condiziona notevolmente le opzioni di fissaggio. Per questa ragione, classifichiamo i fari in base a queste caratteristiche.

  • Batterie integrate. Anche se questo sistema si usava generalmente in fari poco potenti che utilizzavano pile tradizionali, monouso o ricaricabili, l’evoluzione delle batterie, quindi la riduzione delle dimensioni e l’aumento della capacità, ha reso possibile l’integrazione delle batterie a litio in fari molto potenti .

    • Vantaggi. Semplificano il montaggio e consentono di evitare l’uso dei cavi. Si tratta del sistema ideale per i fari più semplici che puntano alla visibilità con un consumo basso, oppure per fari potenti che non ricercano una grande autonomia, ma una fonte di luce potente per percorsi brevi che non superano le due ore.
    • Svantaggi. A parte quelli più piccoli, l’aumento del peso li rende scomodi per l’utilizzo su casco. Per quanto la batteria sia potente, se non può essere sostituita, l’autonomia risulta ridotta e non supererà, in base all’intensità utilizzata, le 1,5-3 ore nei fari potenti. I modelli più semplici, soprattutto quelli tipo torcia, di solito hanno una sola batteria 18650 e consentono di sostituirla. Nei fari più potenti specifici per bici, solo i modelli più avanzati offrono batterie dalla capacità maggiore facilmente sostituibili e che possiamo portare con noi come riserva, ma il loro prezzo è il più elevato del mercato.
Specialized Flux 1250 Headlight Faro anteriore Specialized Flux 1250
Cateye Volt 800 Cateye Volt 800
  • Batterie esterne.  Il sistema più utilizzato per fari potenti, per via della sua versatilità. Si monta con pacchetti da 4 a 6 batterie 18650 all’interno di custodie che consentono il fissaggio al telaio o lo stoccaggio in borse e altri contenitori

    • Vantaggi. È possibile utilizzare le stesse batterie con un’infinità di modelli di fari, come fari di ricambio o sostitutivi in caso di necessità, o per condividerle, o altro ancora. Ci consentono di montare qualsiasi faro sul casco, col minore peso possibile, in quanto la batteria potrà essere conservata nella borsa, per esempio. In più, offrono autonomie eccezionali. Nonostante la capacità standard delle batterie incluse coi fari sia compresa tra 4.000 e 6.000 mAh, con le batterie di ricambio potrà prolungarsi l’autonomia per qualsiasi necessità e, combinando le più potenti batterie 18650, possiamo ottenere con un solo pacchetto da 6 più di 20.000 mAh. Per circolare di notte senza limiti di tempo o di potenza.
    • Svantaggi. Il fastidio di collegare le batterie e il faro tramite dei cavi, cosa più o meno complessa a seconda della posizione di fissaggio. Di solito si fissa al telaio con custodie fornite dai produttori e il più vicino possibile al faro, per facilitare questo compito.
TFHPC Bike Light 2200 Lumen TFHPC Bike Light 2200 Lumen

Per quanto riguarda le potenze consigliate per i fari da ciclismo, si seguito vi forniamo un sommario del tipo di zone e percorsi, più alcuni consigli:

  • Aree urbane ben illuminate. Per renderci visibili, saranno sufficienti dei fari da 50 a 100 lumen di potenza massima (sempre in combinazione con altri elementi di visibilità).
  • Aree con illuminazione media o scarsa. Per queste zone, o quando non sappiamo esattamente a cosa andremo incontro, consigliamo di aumentare la potenza, come minimo, fino ai 200-300 lumen.
  • Aree prive di illuminazione in cui dipendiamo unicamente dalla nostra luce. La potenza minima per necessaria per tratti semplici e strade sarà di 400 lumen reali, ma il nostro consiglio è di aumentarla, almeno, sino 800 - 1.000 lumen, per essere sicuri e comodi. Quando si raggiungono velocità elevate, abbiamo bisogno di luci che raggiungano una distanza sufficiente per anticipare curve o possibili ostacoli.
  • Percorsi MTB tecnici. Per percorsi tecnici in montagna, bisogna partire da 1.200 lumen con un faro di qualità, ma se intendete percorrere sentieri difficili, dovrete aumentare la potenza e, inoltre, utilizzare due fari con diverse prospettive (manubrio e casco), per coprire una superficie maggiore e ottenere una miglior definizione del terreno. Al giorno d’oggi, si possono trovare fari molto potenti che superano abbondantemente i 10.000 lumen, anche se hanno un elevato consumo di batteria e, per tale ragione, è necessario trovare un bilanciamento. Scegliendo bene, potrete affrontare qualsiasi tipo di percorso quasi come se fosse giorno e con una grande autonomia.

Per quanto riguarda il tipo di fissaggio più adatto per i fari da ciclismo, quelli da manubrio sono i più comodi da portare, in quanto il peso sarà supportato dalla bici e sarà molto più facile manipolare i controlli per cambiarne l’intensità. I fari da casco offrono una visuale più naturale che accompagna il nostro sguardo, e forniscono luce anche quando smontiamo dalla bici.  Quando se ne utilizza uno solo, quelli da manubrio sono in assoluto i più utilizzati. Tuttavia, è abbastanza usuale e molto consigliato combinare i fari da manubrio con un faro da casco. Quest’ultimo ci serve per illuminare bene le curve strette o i lati con la sola rotazione naturale della nostra testa, ci può servire come luce sostitutiva in caso di guasto di quella principale, e come luce ausiliaria quando ci fermiamo o per la riparazione di guasti della bici.

Faro anteriore Specialized Flux 800 Faro anteriore Specialized Flux 800

La maggior parte dei fari ha diverse opzioni di potenza che consentono di adattarla alle esigenze del percorso e ottimizzare la durata delle batterie. Inoltre, i più tecnologicamente avanzati, come il Garmin Varia, regolano automaticamente la luminosità in base alle condizioni ambientali, alla velocità e al profilo del ciclista.

Luci posteriori da ciclismo

Luci posteriori da ciclismo Immagine di Specialized Spagna

Si usano solo per farsi vedere, ma sono senza dubbio gli elementi di visibilità più importanti, anche di giorno, quando circoliamo in strade con traffico di veicoli a motore. Il loro uso su strada ha dimostrato che rendono i ciclisti molto più visibili per i conducenti, il che le rende un fattore molto importante per la prevenzione degli incidenti. Questo ha fatto sì che, negli ultimi anni, e con la spinta della tecnologia led, si siano sviluppate potenti luci posteriori per l’uso diurno che, in alcuni casi, superano i 200 lumen.

Possiamo dividerle in due grandi gruppi:

  • Fanali posteriori tradizionali per uso notturno in zone ben illuminate in ambienti urbani e MTB, dove non c’è traffico. Di solito la loro potenza è compresa tra i 5 e i 20 lumen e puntano a raggiungere un compromesso tra visibilità, leggerezza e autonomia, ricorrendo anche all’uso di pile a bottone in molti modelli.
  • Luci diurne. Progettate per rendere visibile il ciclista nella piena luce del giorno, da centinaia di metri fino a un chilometro, nel caso delle più potenti. Le loro potenze più comuni sono comprese tra 30 e 100 lumen, anche se esistono modelli che superano anche i 200 lumen. Tutte includono opzioni con potenze più basse per l’uso notturno, in quanto, con la potenza massima, possono abbagliare conducenti e altri ciclisti, generando potenziali rischi. Le più avanzate sono dotate di un sensore per la luce ambientale e cambiano la loro intensità in modo automatico.

Come riferimento tecnologico, dobbiamo citare nuovamente Garmin, per il suo modello Radar Varia: si tratta di un sistema radar che avvisa il ciclista della presenza di veicoli in avvicinamento e, inoltre, integra nel dispositivo stesso una luce posteriore ad alta intensità che arriva fino a 68 lumen in modalità diurna. Potete vederlo in azione in questo video sulla Luce Radar Varia RTL 510.

Luci posteriori da ciclismo

Disposizioni di legge e consigli finali

Disposizioni di legge

Per equipaggiare la nostra bici con elementi di illuminazione e visibilità, dobbiamo tenere conto delle disposizioni di legge vigenti in ciascun paese. In Spagna, per circolare di notte (dal tramonto all’alba), in gallerie, o in condizioni di visibilità ridotta per via delle condizioni meteo o altri motivi, è obbligatorio avere:

  • Luce bianca di posizione anteriore
  • Luce rossa di posizione posteriore, anche se citata come fissa dal regolamento, una direttiva della Dirección General de Tráfico consente di averla intermittente per una maggiore sicurezza dei ciclisti.
  • Catadiottro posteriore rosso non triangolare, anche in presenza della luce posteriore, per mantenere la visibilità in caso di guasto di quest’ultima.
  • Nelle strade extraurbane, anche un indumento riflettente.

Inoltre, vengono citati come consigliati i catadiottri arancioni nei pedali e nei raggi della ruota.

In più, tutti questi elementi devono essere omologati secondo le norme nazionali e della Comunità Europea, consultabili nel Regolamento Generale dei Veicoli modificato tramite Real Decreto 339/2014, del 9 maggio

Troverete il tutto ben spiegato, con ulteriori consigli sulla sicurezza, sempre nel nostro video sulla visibilità in bici.

Trattandosi di un argomento importante per la nostra sicurezza, e non unicamente di una questione di divertimento o pratica sportiva, vi consigliamo di non scegliere i prodotti di illuminazione e visibilità cercando il minor prezzo possibile e di puntare sempre su pezzi omologati che troverete da tutti i distributori autorizzati.

Ovviamente, nei negozi Mammoth e su mammothbikes.com troverete la migliore assistenza e un grande assortimento di prodotti per scegliere le migliori luci da ciclismo.

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