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Come scegliere degli pneumatici da strada

Gli pneumatici sono l’unico punto di contatto tra la bici e il terreno. Dalla loro piccola superficie dipende la conversione di tutto il potenziale del ciclista e della bici in rendimento e sicurezza.

Inoltre, una cattiva selezione può rendere inutile lo straordinario impiego di tecnologia delle migliori bici, vanificare un allenamento eccellente o trasformare in un incubo la lunga traversata che hai pianificato da tanto. Da qui deriva l’importanza di sceglierli adeguatamente.

Come scegliere degli pneumatici da strada Immagine: © Specialized Bycicles

Le qualità o prestazioni che cerchiamo negli pneumatici da strada sono:

  • Bassa resistenza al rotolamento
  • Buon coefficiente di penetrazione aerodinamica
  • Leggerezza
  • Tenuta e bloccaggio in frenata
  • Resistenza alle forature
  • Comfort di marcia

Sembra molto difficile ottenere tutto questo con una superficie così piccola, soprattutto quando alcune di queste prestazioni vanno a discapito di altre. Tuttavia, la grande tecnologia che vi è dietro rende possibile ottenere prestazioni impensabili fino a pochi anni fa. La scelta migliore consiste nel cercare un equilibrio tra tutte queste prestazioni, in funzione delle nostre necessità e, fortunatamente, il settore offre una straordinaria offerta di prodotti per scegliere adeguatamente.
Si tratta di identificare chiaramente le nostre necessità e scegliere il prodotto che più si avvicina a questo equilibrio. Andiamo ad analizzare i fattori più importanti da considerare per una scelta corretta degli pneumatici da strada e, alla fine dell’articolo, vi aiuteremo a scegliere.

1. Tipi di pneumatici da strada

Esistono quattro tipi di pneumatici da strada e analizzeremo i loro vantaggi e svantaggi, così come le loro migliori applicazioni.

1.1 Pneumatico con camera d’aria

Attualmente è il più popolare tra i ciclisti da strada. Consiste in uno pneumatico a forma di U con un bordo o tallone rinforzato. Il tallone si incassa nei bordi del cerchione attraverso la pressione dell’aria mantenuta da una camera posta al suo interno.

Come scegliere degli pneumatici da strada

Lo pneumatico è composto da una carcassa interna e dalla fascia di rotolamento o strato esterno, cioè quello a contatto con il suolo.

Negli pneumatici di qualità media e alta, viene inclusa anche una fascia antiforatura tra la carcassa e la fascia di rotolamento.

Il tallone viene rinforzato con un cerchietto che può essere rigido in acciaio o flessibile in kevlar. Quello in fili d’acciaio si trova nelle gamme più semplici, quelle dal prezzo più accessibile, ma anche le più pesanti. Quello in kevlarè più leggero e gli pneumatici si possono piegare, ma il suo prezzo è più alto.

Vantaggi: Ha guadagnato popolarità per i suoi prezzi molto accessibili nelle prime fasce e, soprattutto, per la sua facilità di montaggio e riparazione. Inoltre, i ricambi che dobbiamo portare con noi per la riparazione in caso di foratura sono molto semplici da trasportare e molto efficaci: camera d'aria, pezze e leva per copertoni saranno sufficienti per garantire la riparazione in quasi tutte le situazioni.

Svantaggi: Tra i quattro sistemi che analizziamo, questo è quello più esposto alle forature, anche se i nuovi composti che vedremo nella sezione 1.3 Composizione stanno minimizzando il problema. Inoltre, rispetto al suo concorrente storico, il tubolare (o palmer), la pressione massima consentita è abbastanza inferiore, quindi non raggiungono valori di resistenza al rotolamento molto bassi. Ciò nonostante, queste pressioni elevate sono definitive solo nelle competizioni e, come vedremo più avanti, sono in sviluppo degli pneumatici convenzionali che si avvicinano molto alle prestazioni dei tubolari senza i loro grandi svantaggi.

Uso consigliato: Data la loro grande varietà e l’offerta per qualsiasi tipo di uso, si tratta dell’opzione più versatile per praticare il ciclismo da strada e quella più consigliata per la maggior parte degli utenti, assieme alla versione tubeless che analizzeremo a continuazione.

1.2 Pneumatici senza camera d’aria (Tubeless)

Il sistema tubeless non ha bisogno della camera d’aria e la tenuta dell’aria si ottiene con lo stesso pneumatico, grazie ai rivestimenti esterni e al rinforzo laterale. Necessita di cerchioni a tenuta stagna, di fabbrica oppure ottenuti tramite un kit di conversione tubeless. A prescindere dal suo successo schiacciante nella MTB, gli utilizzatori di bici da strada sono molto reticenti al loro uso, anche se, a poco a poco, questo si sta estendendo per via dei vantaggi che analizzeremo.

Vantaggi: Si riduce drasticamente la possibilità di forare per due ragioni. Perché si elimina la camera d’aria, e quindi la foratura per pizzicamento, e perché utilizzando il liquido sigillante è possibile riparare i fori più piccoli che sono anche i più comuni. L’assenza della camera d’aria e il rinforzo laterale, consentono di applicare una pressione inferiore migliorando la sicurezza e il comfort di marcia, soprattutto su terreni irregolari o bagnati.

Svantaggi: Il suo montaggio difficile con alcuni pneumatici, che può complicarsi ancora di più in marcia in caso di forature o crepature non riparabili con il liquido sigillante. Prezzo più elevato rispetto agli pneumatici con camera d’aria, senza opzioni nella prima fascia di prezzo.

Uso consigliato: Sono un’ alternativa molto consigliata agli pneumatici classici con camera d’aria e l’offerta del mercato sta aumentando molto rapidamente raggiungendo la stessa copertura, fatta eccezione per le fasce più basse dove non si trovano opzioni tubeless.

1.3 Tubolare

Consiste di una camera d’aria infoderata in una maglia di cotone o seta che viene coperta dalla fascia di rotolamento. I tre strati formano un unico corpo compatto e questo si fissa con colla o nastro biadesivo al cerchione che deve essere apposito per questo sistema, con una superficie di contatto con il tubolare meno concava e senza rialzi laterali. Si tratta del sistema usato dalle prime bici da strada, che grazie all’evoluzione logica può ora contare su nuovi materiali e tecnologie.

Come scegliere degli pneumatici da strada

Vantaggi: Consente pressioni fino a 11 bar, qualcosa di irraggiungibile per i copertoni che mantengono lo pneumatico quasi senza deformazioni e con una resistenza molto bassa al rotolamento. È più comodo di quanto lo sarebbe uno pneumatico con queste pressioni e più resistente alle forature.

Svantaggi: Montaggio laborioso e lento che implica l’attesa per l’asciugatura dell’adesivo, che al primo montaggio dura anche diverse ore. La sostituzione in marcia richiede un tubolare completo, in quanto non è possibile montare una nuova camera d’aria, e il suo montaggio è molto complesso.

Uso consigliato: Principalmente per la competizione, non lo consigliamo per altri usi, ammenoché non si abbia un’auto di supporto con ruote di ricambio.

1.4 Ruote senz’aria

Il marchio coreano Tannus ha reso realtà le ruote senz’aria, aprendo uno spazio nel mercato che è arrivato sino alle ruote da strada.

Vantaggi: È l’unico sistema con protezione totale dalle forature.

Svantaggi: Offerta limitata e senza possibilità di personalizzazione. Montaggio e smontaggio laborioso. Ancora non offre le prestazioni degli pneumatici tradizionali, anche se la sua continua evoluzione lo avvicina sempre più.

Uso consigliato: Perfetti per uso urbano e cicloturismo, in cui non si hanno molte pretese in termini di guida o rendimento, dimenticandoci completamente dell’avaria più frequente, la foratura. Senza dubbio, ne vedremo sempre di più.

Come scegliere degli pneumatici da strada

2. Larghezza degli pneumatici da strada

Numerose analisi hanno determinato che, con la stessa pressione, uno pneumatico con sezione più grande e volume maggiore lascia un’impronta più larga, ma più corta, in quanto si deforma meno e mantiene meglio la forma conica della curva. Possiamo vederlo nel seguente grafico:

Grafico coefficiente di resistenza al rotolamento

La minore deformazione dello pneumatico più largo ci consente di usare pressioni inferiori, oppure di utilizzarlo alla stessa pressione e ottimizzare il rendimento.

Le pressioni più basse aumentano la tenuta, soprattutto in curva e sui terreni bagnati, e migliorano il comfort di marcia, per via della maggiore flessione e assorbimento delle irregolarità del terreno.

Il maggiore volume dello pneumatico migliora anche l’aderenza in curva, perché inclinando la bici si avrà una maggiore superficie di contatto laterale, e il bloccaggio in frenata. Questo è molto vantaggioso, soprattutto con l’espansione che stanno conoscendo i freni a disco su strada, più potenti dei freni a ganasce.

Riassumendo, gli pneumatici più larghi sono più rapidi, più sicuri e più comodi, anche se bisogna tenere conto di altri fattori come il peso e l’aerodinamica. Tenendo conto di tutto questo, possiamo concludere dicendo che la larghezza adeguata per bici da salita o da velocità è compresa tra 24 e 26 mm, e che su bici da gran fondo o quando si percorrono abitualmente terreni irregolari o malconci, la larghezza ideale è 28 mm.

Come scegliere degli pneumatici da strada

3. Composizione dello pneumatico

Altri fattori importanti che influiscono sulla resistenza al rotolamento e sul comportamento dello pneumatico sono: la densità e il materiale della carcassa e del composto della fascia di rotolamento.

3.1 Densità della carcassa TPI

La carcassa interna viene realizzata con strati sovrapposti contenenti fili e un composto che compatta il tutto. La quantità di fili utilizzata definisce la densità dello pneumatico e si misura in TPI (Threads Per Inch o fili per pollice)

Un TPI alto indica che la carcassa è più densa e contiene più fili per pollice e meno composto o gomma. In questo modo si ottiene uno pneumatico più leggero, meno deformabile e con minore resistenza al rotolamento, ma sarà più vulnerabile alle forature e al logoramento oltre che più scomodo su terreni irregolari.

Un TPI basso indica che si sono utilizzati fili più spessi, con minore densità e una maggiore quantità di composto. Sarà uno pneumatico più pesante, ma più comodo su terreni in cattivo stato e, soprattutto, più resistente alle forature.

Negli pneumatici da strada, le densità abituali sono comprese tra 60 e 120 TPI, anche se possiamo trovare modelli che arrivano fino a 180 TPI con la sovrapposizione degli strati. Negli pneumatici tubolari si arriva a superare i 300 TPI, grazie al sistema di vulcanizzazione a freddo che consente di usare fili più sottili. Questa altissima densità consente di raggiungere pressioni fino a 11 bar e fornisce il minor coefficiente di resistenza al rotolamento di questi pneumatici.

3.2 Composto della fascia di rotolamento

Il composto della fascia di rotolamento è fondamentale per definire il comportamento dello pneumatico. I composti più utilizzati sono derivati del caucciù, con elementi aggiunti che ne migliorano le proprietà. La durezza è indicata da una cifra seguita dalla lettera “a” e, su strada, le misure abituali sono tra 60a e 70a.

Più piccola sarà la cifra, più morbido sarà lo pneumatico e avrà una maggiore capacità di tenuta, ma un logoramento più rapido. Un compostopiù duro ruota meglio ritarda il suo logoramento, ma perde aderenza.

Ci sono pneumatici che presentano un composto doppio o triplo, in base alle zone. Di solito il più duro si trova nella parte centrale della fascia di rotolamento, mentre quelli più morbidi nelle parti laterali, per migliorare il comportamento in curva.

Gli pneumatici più morbidi di solito si usano nelle competizioni o su percorsi che richiedono una maggiore aderenza o grip, presupponendo un maggiore logoramento. I più duri sono indicati per un uso quotidiano in allenamento o percorsi lunghi.

3.3 Rinforzi antiforatura

Tutti i marchi principali includono nei loro pneumatici dei sistemi antiforatura, sia con fasce inserite tra la carcassa e la fascia di rotolamento, che con composti rinforzati in tutta o in parte della sua superficie. Le denominazioni sono tante, quindi non le riporteremo. In generale, queste protezioni aumentano il peso dello pneumatico e si cerca un bilanciamento in base all’utilizzo.

Pneumatico Specialized Turbo Pro con protezione antiforatura Blackbelt Pneumatico Specialized Turbo Pro con protezione antiforatura Blackbelt

3.4 Superficie e disegno

L’ultimo fattore che analizzeremo è la forma o il rilievo della fascia di rotolamento.

Slick: Con la superficie liscia, sono quelli con la tenuta maggiore all’asciutto e la minore resistenza al rotolamento, nonché le più utilizzate da corridori e utenti esigenti in termini di rendimento. Hanno dei limiti su terreni umidi e irregolari, anche se riducibili usando composti morbidi.

Semi-slick: Presentano una fascia centrale liscia con rilievi sui bordi, per migliorare la tenuta in curva e su terreni irregolari. Mantengono pesi e coefficienti di resistenza al rotolamento ancora molto bassi.

Con disegno: Sono pneumatici molto versatili per qualsiasi uso e qualsiasi condizione meteo, che di solito aggiungono densità TPI molto basse e composti duri. I loro tratti distintivi sono l’affidabilità per le forature, la tenutasu tutti i terreni e la durabilità, sacrificando il peso. Sono i più utilizzati da sportivi e cicloturisti, per chi dà priorità ad affidabilità e sicurezza a discapito della leggerezza. Un esempio di questo tipo di pneumatici sono i best seller Specialized All Condition Armadillo e la loro versione più leggera Armadillo Elite.

 Pneumatici Specialized Pneumatici Specialized

3.5 Pressioni

Anche se la pressione degli pneumatici in sé, non è una caratteristica vera e propria, facciamo una breve approssimazione, in quanto può alterare tutte le proprietà che abbiamo analizzato condizionando il comportamento degli pneumatici.

Abbiamo già visto, parlando dei vari tipi di pneumatico e della loro larghezza, che aumentare la pressione riduce la deformazione dello pneumatico e, di conseguenza, lo sfregamento, rendendo più rapido lo pneumatico, pero ma conferendogli una tenuta e una comodità inferiori. Pressioni più basse, al contrario, aumentano la tenuta e la comodità, a discapito della velocità. Bisogna tenere conto di questa caratteristica per modificare il comportamento degli pneumatici e scegliere una pressione adeguata.

Su strada, le pressioni abituali sono comprese in questo range:

  • 6 e 7 bare per ciclisti più leggeri e pneumatici tubeless che consento delle pressioni più basse.
  • 6,5 e 8,5 bar negli pneumatici con camera d’aria, in base al peso del ciclista, al tipo di pneumatico e al terreno su cui rotolerà.
  • 9-10 bare, nei tubolari, anche se in alcuni casi può arrivare fino a 11 bar.

La scelta tra questi limiti dipenderà da vari fattori come il peso del ciclista, la larghezza degli pneumatici, le condizioni del terreno, il rendimento che si vuole ottenere o le preferenze di ogni ciclista

Di solito si applicano 0,5 bare in più nello pneumatico posteriore, per via del maggior peso sopportato, e si abbassano le pressioni per terreni bagnati o molto irregolari. Tuttavia, conviene sempre rispettare i limiti massimi e minimi consigliati dal produttore e muoverci al loro interno per personalizzare la pressione in base alle nostre necessità.

Non entreremo nel dettaglio, ma questi range orientativi possono fungere da punto di partenza.

Pompa Specialized Air Tool UHP Pompa Specialized Air Tool UHP

Riepilogo e consigli

Come abbiamo detto all’inizio, la scelta adeguata è quella che ricerca l’equilibrio tra tutte le caratteristiche, in base alle nostre esigenze e preferenze. Ciascun ciclista dovrà dare una certa priorità a ciascuna di queste qualità in base all’uso che farà della bici.

Con le informazioni che vi abbiamo fornito in questa guida e la vasta gamma di pneumatici dei migliori marchi che troverete su mammothbikes.com potrete scegliere e ottenere facilmente gli pneumatici perfetti per voi.

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