Che cos’è il Gravel Biking

Si parla sempre di più di questo nuovo modo di fare ciclismo anche se, per alcuni, si tratta solo di una moda o di un’invenzione del mercato. Andiamo ad analizzare cosa offrono davvero le bici da Gravel e per quali tipi di ciclisti sono adatte.

Il concetto di Gravel

Le bici da Gravel rappresentano una variante del concetto più ampio di Adventure, molto diffuso negli Stati Uniti e in rapida espansione in Europa. Questa categoria include vari tipi di bici pensate per l’avventura, la libertà di movimento e le grandi traversate, lontane dalla ricerca esclusiva del rendimento sportivo che rappresenta una priorità in altre discipline.

Concentrandoci sulle bici Gravel, si tratta di modelli che si ispirano alle bici da ciclocross, che furono le prime bici “fuoristrada”, molto prima che nascessero le MTB. Entrambe partono dalle forme della bici da strada, offrendo la possibilità di alternare strade asfaltate con sentieri e percorsi sterrati. Tuttavia, le nuove bici Gravel presentano diverse modifiche in termini di geometria e numerose possibilità per il montaggio di portapacchi, borse e altri accessori che le rendono più polivalenti e comode per la maggior parte degli utilizzatori e adatte per le lunghe distanze.

Nonostante esistano diversi tipi di utenti che scelgono le Gravel, come vedremo più avanti, non tutti cercano queste caratteristiche avventurose, ma un'alternativa più rapida o sicura alle MTB e alle bici da strada.

Geometria delle bici da Gravel

Le bici da Gravel non sono fatte per la competizione, come le ciclocross, ma per percorrere lunghe distanze alternando strade con diverse condizioni come asfalto, sentieri sterrati e tracciati senza grandi difficoltà tecniche. Per tale ragione, vengono progettate con una geometria molto più comoda e stabile , ottenuta con un’altezza inferiore del movimento centrale e una maggiore distanza tra gli assi dovuta alle barre e al tubo orizzontale più lunghi.

Presentano anche degli attacchi manubrio più alti e angoli di sterzo più liberi che le rendono più stabili e sicure, e manubri particolari e molto caratteristici, con il raggio del gancio ridotto e molto aperti, per un maggiore controllo in discesa e nelle sezioni tecniche.

Il peso non è così prioritario come per le bici da strada e ciclocross, in quanto i telai devono essere sufficientemente robusti per supportare i numerosi portapacchi, parafanghi e altri accessori da bikepacking per cui sono progettate.

Facendo il paragone con le bici da strada, la geometria delle bici da ciclocross sarebbe l’equivalente dei modelli più da corsa, e le bici da Gravel delle bici da gran fondo.

Componenti delle bici da Gravel

Andiamo ad analizzare i componenti più caratteristici delle bici da Gravel, a parte il telaio e il manubrio.

Trasmissione

Di solito si usano gruppi da strada con sviluppo simile a quelli da ciclocross. I più consueti: doppia corona compact o subcompact con pacchi pignoni 11/34, o corona singola da 38 a 42 denti con pacco pignoni da 11v. 11/42. Tuttavia, esistono anche modelli che montano gruppi da MTB.

Shimano ha già sviluppato il Gruppo GRX specifico per Gravel con tre opzioni:

✔ 10 velocità con due corone (48/31 o 46-30)
✔ 11 velocità (da 11/25 fino a 11/46) con doppia corona o corona singola (40 o 42).

Freni

È molto diffuso l’uso del freno a disco, per fornire una maggiore efficacia di frenata nelle condizioni estreme fuori strada e nelle discese, anche con le mani strette dello scalatore.

Scott Addict Gravel

Ruote e pneumatici

Le loro ruote hanno un passo più ampio, sia al livello del telaio che della forcella, in modo da usare penumatici più larghi con design marcato o tacchettato. Gli pneumatici sono l’elemento che fa più la differenza nel comportamento di queste bici. La scelta degli stessi è fondamentale per adeguare la bici all’uso che vorremmo farne, più semplice o tecnico, per terreni secchi o fango, etc. I telai sono di solito compatibili con misure fino a 42 mm., anche se, di serie, montano misure tra 38 e 40 mm.

Pedali

Si usano quelli da MTB per comodità e sicurezza.

Sistemi di ammortizzazione

Con l’intento di ottenere una maggior polivalenza, comodità e sicurezza, si iniziò a montare sistemi o soluzioni di ammortizzazione da fuoristrada. Il marchio Specialized fu tra i primi a incorporare la tecnologia Future Shock nel suo modello Diverge, testato inizialmente nella sua rivoluzionaria Roubaix da gran fondo. Si trova già nella seconda generazione e consiste in un sistema di sospensione incorporato nello sterzo. Combinato con un reggisella S-Works e una pressione moderata degli pneumatici, ogni passaggio su buche, ghiaia o persino pietre sarà una sorpresa continua. Giocando con questi elementi, e con una certa esperienza, la portata di utilizzo della bici si amplia notevolmente, tanto da riuscire a far fronte con una relativa comodità a piccoli tratti più tecnici che possiamo incontrare nei nostri tragitti Gravel.
Il resto dei grandi marchi ha sviluppato altre soluzioni, con maggiore o minore successo, e alcuni modelli già incorporano forcelle di sospensione, cosa che le rende più simili alle bici da MTB.

Specialized Diverge con Futur Sock 2.0

Per chi sono fatte le bici da Gravel

Il profilo e le ragioni che spingono i ciclisti a scegliere la bici da Gravel sono varie ed esistono diverse situazioni o aspettative d’utilizzo che promuovono e giustificano la scelta di questo tipo di bici . Tuttavia, non sono sempre l’opzione più adatta. Cerchiamo di delineare il tipo di ciclista che le sfrutterebbe meglio.

Il suo obiettivo primario è la polivalenza in termini di mobilità e la versatilità. La possibilità di alternare piste e sentieri con strade o percorsi urbani senza una perdita di prestazioni in nessuno di questi ambienti, le rendono molto appetibili. Inoltre, se aggiungiamo la possibilità di trasportare attrezzatura con numerose soluzioni di bikepacking, diventano perfette per il cicloturismo e avventurieri con esperienza a cui piace viaggiare con una certa rapidità. Per godersi il percorso con più calma o per i ciclisti alle prime armi, invece, le bici da MTB o Trekking possono essere opzioni migliori.
Un altro gruppo importante associabile alle bici Gravel sono i ciclisti abituati su strada che vogliono ampliare i loro orizzonti o desiderano una maggiore sicurezza, senza perdere le sensazioni trasmesse dalle bici da strada. Un’opzione molto interessante è possedere un secondo set di ruote, con pneumatici specifici da strada da utilizzare quando si circola sull’asfalto, ottenendo così due bici in una.
Inoltre, ci sono ciclisti di montagna che percorrono abitualmente sentieri e tracciati senza grandi difficoltà tecniche e che hanno trovato nelle bici da Gravel due grandi vantaggi: una velocità maggiore e la possibilità di percorrere questi terreni, che con la MTB risultano monotoni, in modo più divertente e tecnico, grazie al fatto che vengono affrontati con una bici rigida e pneumatici più stretti.

Nonostante ciò, non sempre si tratta della soluzione ideale e un errore di selezione, per seguire una moda, può dare luogo a un’esperienza deludente. Analizziamo due degli errori più comuni.

Pensiamo che non siano adatte per i ciclisti principianti , che potrebbero trovare maggiore comfort e sicurezza con altri tipi di bici. Quelli che riescono a sfruttarle meglio sono ciclisti con una certa esperienza che ne possono allargare il ventaglio di utilizzi, aumentando la loro autonomia e le velocità medie.
Non possono sostituire le mountain bike ed è impensabile, fatta eccezione per qualche virtuoso, affrontare con esse pietraie o terreni troppo impervi. Bisogna avere molto chiaro l’utilizzo che ne faremo.

In caso di dubbi, consigliamo di cercare assistenza dai professionisti en nei negozi specializzati come Mammoth. Sia nei negozi fisici che nel nostro negozio online mammothbikes.com, troverai specialisti e la più ampia gamma di bici da gravel del settore, compresi i modelli con pedalata assistita .

Specialized Diverge con bikepacking Burra Burra